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L'Alazzurra è una motocicletta costruita dalla Cagiva dal 1984 al 1986.

Cagiva Alazzurra
Una Alazzurra 350 dotata della carenatura completa optional
Costruttore Cagiva
TipoStradale
Produzionedal 1984 al 1986
Stessa famigliaDucati Pantah
Modelli similiBenelli 354 T/654
BMW R 45/R 65
Honda VF400F/VF500F
Moto Guzzi V35/V65
Moto Morini 350 K2
Suzuki GSX 550

Descrizione


Prima quattro tempi di casa Cagiva, l'Alazzurra (il nome riprendeva quello di una Aermacchi 250 cm³ degli anni sessanta) era il frutto di un accordo tra Cagiva e Ducati per la fornitura di motori, preludio all'acquisto da parte della Casa varesina dell'azienda bolognese. La base meccanica derivava da quella della Ducati TL, versione turistica della Pantah, venduta a partire dal 1982 e rivelatasi un fiasco commerciale a causa della sua estetica.

Presentata al Salone di Milano 1983 insieme all'enduro Elefant, la moto (in commercio dal settembre 1984) utilizzava dei cerchi a cinque raggi, accoppiati con un parafango compatto, la piastra di sterzo è munita dei attacchi per i semimanubri e il blocchetto d'accensione, le piastre di sterzo sono coperte da un elemento in gomma.

L'estetica è completamente rivista rispetto alla TL: una semicarenatura lascia in vista il motore (seminascosto sulla Ducati da goffe carenature), dando alla moto un look da sport-tourer. Rispetto alla Ducati il motore è depotenziato, addolcendo il suo carattere; altre modifiche riguardano l'inclinazione del cannotto di sterzo (ridotta di mezzo grado), sospensioni con maggiore escursione e un miglioramento della qualità dei dettagli e dell'assemblaggio.

La sella del passeggero è in unico pezzo con quella del pilota, garantendo un maggiore comfort; le pedane del passeggero sono grandi e poste ai fianchi e dietro alla sella, le frecce sono squadrate, il faro è rettangolare e il cupolino molto grande, per quanto riguarda i freni anteriori sono del tipo a doppio disco e con pinze a doppio pistoncino contrapposto, al posteriore l'impianto è composto da un disco e una pinza identici a quelli anteriori.

Dal 1985 fu disponibile una carenatura integrale, poco apprezzata dalla clientela. L'anno successivo fu lanciata la versione GT, che si differenziava dalla versione base per via della carenatura integrale (ridisegnata rispetto a quella disponibile dal 1985) a coprire il motore.


Strumentazione


La strumentazione è disposta su un quadro della strumentazione che va a chiudere la carenatura nella parte alta, dove il contagiri è posizionato in alto a sinistra ed è lo strumento di maggiori dimensioni, con fondoscala a 11.000 giri/min, con un'indicazione della zona rossa a 9.000, il tachimetro e contachilometri, sono disposti a destra il tachimetro ha l'indicazione sia in Km/h che in mi/h, mentre il contachilometri è solo in Km.

L'orologio analogico è posizionato sotto al tachimetro, mentre le spie luminose sono posizionate lungo una linea sotto al contagiri.

La strumentazione pativa vari problemi elettrici, in particolare l'orologio, che tendeva a scaricare la batteria in breve tempo.


Esemplari prodotti


VersioneInizio produzioneFine produzioneEsemplari[1]
35019841985270
400[2]19861986100
650198419861.166
Totale1.536

Caratteristiche tecniche


Caratteristiche tecniche - Cagiva Alazzurra 350 [650]
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 2090 × 720 × 1000 mm
Altezze Sella: 800 mm - Minima da terra: 145 mm - Pedane: 350 mm
Interasse: 1460 mm Massa a vuoto: 190 kg Serbatoio: 18,1 l
Meccanica
Tipo motore: Bicilindrico a 4 tempi a L Raffreddamento: ad aria
Cilindrata 349 [649,5] cm³ (Alesaggio 66 [82] x Corsa 51 [61,5] mm)
Distribuzione: monoalbero a camme in testa con sistema desmodromico, 2 valvole per cilindro Alimentazione: 2 carburatori Dell'Orto PMBH 28
[2 carburatori Dell'Orto PHF 36]
Potenza: 36 CV a 9600 giri/min [50,5 CV a 8400 giri/min] Coppia: Rapporto di compressione: 10,3:1 (10:1)
Frizione: multidisco in bagno d'olio Cambio: sequenziale a 5 marce, comando a pedale

1° 16/40 (2,500) 2° 21/36 (1,714) 3° 24/32 (1,333) 4° 27/29 (1,074) 5° 29/27 (0,931)

Accensione elettronica
Trasmissione primaria a ingranaggi; secondaria a catena 14/47 (3,357) [15/41]
Avviamento elettrico
Ciclistica
Telaio doppia culla rialzata in tubi
Sospensioni Anteriore: forcella teleidraulica da 35mm "Marzocchi" / Posteriore: forcellone oscillante con doppio ammortizzatore con regolazione del precarico "Marzocchi"
Freni Anteriore: due dischi Ø 260 mm / Posteriore: disco singolo Ø 260 mm
Pneumatici anteriore da 90/90-18" [100/90-18"];
posteriore da 110/90-18" [120/80-18"]
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 165 [200] km/h
Fonte dei dati: Motociclismo d'Epoca 10/2008, p. 91

Note


  1. Dati relativi al biennio 1985-1986; i dati del 1984 non sono disponibili.
  2. Versione destinata al solo mercato giapponese.

Bibliografia


Portale Moto
Portale Trasporti



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