La Moto Guzzi 1100 Sport era una moto sportiva prodotta dalla Moto Guzzi dal 1994 al 2000.
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Moto Guzzi 1100 Sport | |
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Costruttore | ![]() |
Tipo | stradale |
Produzione | dal 1994 al 2000 |
Sostituita da | Moto Guzzi V11 Sport Rosso Mandello |
Stessa famiglia | Moto Guzzi Daytona 1000 IE |
Manuale |
La 1100 Sport voleva essere la seconda proposta di moto sportiva da parte di Moto Guzzi, con dotazioni più semplificate rispetto alla Daytona da cui discendeva. La differenziazione tra i due modelli però non fu così marcata, e fondamentalmente non lo era nemmeno tecnicamente, per cui i due modelli finirono per cannibalizzarsi l'un l'altro, non permettendo a nessuno dei due di sfondare.
A differenza della Daytona comunque, la 1100 Sport era inoltre dotata dell'ultima evoluzione del motore V2, portato dagli originari 992 cm³ della Daytona ai 1064 cm³. Dalla Daytona la 1100 Sport mutuava anche il telaio ideato e sviluppato da John Wittner (chiamato anche Dr. John essendo di professione dentista, nazionalità americana), un monotrave a sezione rettangolare discendente, che univa il cannotto di sterzo direttamente al forcellone posteriore. La prima versione disponeva di alimentazione a carburatori, due Dell'Orto da 40 mm, la seconda (sul mercato a partire dal 1996) montava invece l'iniezione elettronica sequenziale Weber-Marelli con corpi farfallati da 45 mm. Entrambe le versioni avevano potenze attorno ai 90 CV, nonostante rapporti di compressione diversi (un più spinto 10,5:1 per la versione a carburatori, un più tranquillo 9,5:1 per la versione ad iniezione).
Le prestazioni di questo modello, nonostante un telaio valido ed un motore non esagerato in termini di potenza massima ma con coppia elevata fin dal regime minimo (tipico del V2 Moto Guzzi), erano però inficiate da una gommatura anacronistica (con cerchi da 17'’ all'anteriore e da 18'’ al posteriore). I rapidi sviluppi degli pneumatici di quegli anni (soprattutto per quanto riguarda la ruota motrice) resero disponibili gommature molto larghe e quindi capaci di trasmettere a terra molta più potenza. La configurazione a forcellone con cardano flottante, ma soprattutto le scarse risorse economiche a disposizione, non consentirono di riprogettare il retrotreno in funzione di questo tipo di gomme, limitando quindi le prestazioni della 1100 Sport.
A livello ciclistico la prima versione montava all'anteriore una forcella Marzocchi da 41,7 mm, sostituita nella seconda versione dalla White Power a steli rovesciati (da 40mm), completamente regolabile, ripresa dalla Daytona RS. Al posteriore montava un mono ammortizzatore sempre White Power completamente regolabile. L'impianto frenante era il canonico Brembo con pinze a 4 pistoncini, doppio disco all'anteriore e disco singolo al posteriore.
Fra le due versioni differivano inoltre:
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