La moto nacque per sostituire la 125 Turismo a due tempi, risalente all'inizio degli anni cinquanta. Il motore derivava da quello dello Sbarazzino del 1956, un monocilindrico quattro tempi di 98 cm³ con distribuzione ad aste e bilancieri, portato a 125cm³ (alesaggio x corsa 56x50mm). Tutto nuovo il telaio, a culla aperta in tubi (sullo Sbarazzino erano presenti elementi in lamiera stampata). La nuova 125 bolognese grazie alle sue prestazioni riscosse un buon successo.
Il 1963 uscì il Corsaro Veloce, dotato di un'estetica rivista e di un motore potenziato a 9 CV, che spingeva la moto a 115km/h. L'anno successivo la gamma fu ampliata con un modello di 150cm³ (alesaggioxcorsa 58x54mm, cilindrata 142,6cm³).
Intorno agli anni sessanta iniziò l'esportazione in USA del Corsaro, sotto le denominazioni Cyclone, Jaguar e Hurricane.
Nel 1969 la gamma Corsaro fu completamente rivista: due gli allestimenti, Sport Lusso e Super Sport, il primo solo di 125, il secondo anche 150. In entrambi i casi il cambio passò da 4 a 5 marce. Il 1970 uscì il Corsaro Country, scrambler con motore del Super Sport e telaio della versione da Regolarità.
Del 1972 è il Corsaro Special, con allestimento sportiveggiante, disponibile con i motori di 125 e 150.
La produzione del Corsaro cessò nel 1974, quando fu sostituito dalla 125 H con motore derivato dalla 3 1/2. Il nome fu ripreso per il primo modello della rinata Moto Morini, nel 2005.
Corsaro Regolarità
L'inizio degli anni sessanta vide anche la nascita di una versione da Regolarità del Corsaro. La prima versione (1962) era poco più di una scrambler, e si dovette attendere il Salone di Milano 1965 per un modello più specialistico, con telaio a doppia culla chiusa e sospensioni migliori. Il Corsaro Regolarità così rivisitato ottenne diversi successi sportivi nella stagione 1966 (vittoria di categoria alla Valli Bergamasche e medaglia d'oro alla Sei Giorni), anno in cui all'originaria versione 125 fu affiancata anche una 150cm³.
L'anno successivo il modello venne totalmente modificato: nuovo il telaio (un monotrave superiore con doppia culla chiusa rialzata), le sovrastrutture e rivisto il motore, disponibile in tre cilindrate (100, 125 e 150). Con queste modifiche le Morini pilotate da Edoardo Dossena, Giovanni Collina e Giuseppe Gritti vinsero il Campionato Italiano nelle classi 100, 125 e Oltre 125, ottenendo anche quattro medaglie d'oro alla Sei Giorni. Per il 1968 il motore 150 venne leggermente maggiorato (da 142,6 a 153,2cm³) grazie all'aumento della corsa da 54 a 58mm. In quest'anno il Corsaro vinse il titolo italiano della 100 con Pierluigi Rottigni e della 125 con Collina, oltre a sette medaglie d'Oro alla Sei Giorni di San Pellegrino Terme.
La Sei Giorni bergamasca mostrò i limiti del Corsaro Regolarità, surclassato nelle prestazioni dalle due tempi austriache e tedesche. Nel 1969 la Morini presentò la nuova versione della sua Regolarità, con telaio irrobustito, cambio a 5 rapporti e una nuova estetica. Questa versione ottenne, nel biennio 1969-70, quattro titoli italiani con Giuseppe Signorelli, Alessandro Gritti e Fausto Oldrati.
Nel 1971 la Morini, al fine di contrastare ulteriormente la sempre più pressante concorrenza duetempistica, rivedette di nuovo il Corsaro Regolarità: telaio Verlicchi alleggerito, sospensioni Marzocchi, ruota anteriore da 21". Esce di produzione il motore da 100cm³, mentre il 150 viene ulteriormente maggiorato (si passa a 163,9cm³, aumentando l'alesaggio a 60mm).
Per il solo impiego agonistico Franco Lambertini progettò una nuova termica con camera di scoppio nel pistone e testa piatta. Con questo accorgimento si guadagnarono 2CV e migliorarono la coppia e il tiro ai bassi regimi. Alessandro Gritti vinse con la nuova termica la Valli Bergamasche '71.
Il 1972 fu l'ultimo anno di produzione del Corsaro Regolarità; per ritrovare una fuoristrada marchiata Morini si dovrà attendere il 1981, anno di entrata in commercio della Camel, spinta dal 500 bicilindrico a V progettato da Lambertini.
Tipo motore: monocilindrico 4 tempi leggermente inclinato in avanti
Raffreddamento: ad aria
Cilindrata
123,08 cm³ (Alesaggio 56 x Corsa 50 mm)
Distribuzione: aste e bilancieri
Alimentazione: un carburatore Dell'Orto UBF 20 BS
Potenza: 9 CV a 9000 giri/min
Coppia:
Rapporto di compressione: 9:1
Frizione: multidisco a bagno d'olio
Cambio: 5 marce in blocco con ingranaggi sempre in presa, comando a pedale a bilanciere sulla destra
Accensione
a volano magnete alternatore
Trasmissione
primaria a ingranaggi elicoidali, finale a catena
Avviamento
a pedale
Ciclistica
Telaio
doppia culla aperta in tubi
Sospensioni
Anteriore: forcella teleidraulica / Posteriore: forcellone oscillante con due ammortizzatori teleidraulici a molle scoperte Ceriani non regolabili
Freni
Anteriore: tamburo centrale, diametro 135 mm / Posteriore: tamburo centrale, diametro 135 mm
Pneumatici
anteriore 2.50-18", posteriore 2.75-18"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima
115 km/h
Consumo
34,5 km/l
Fonte dei dati: Motociclismo d'Epoca 11/2005, pag. 77
Caratteristiche tecniche - Moto Morini Corsaro Country
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.)
1930 × 780 × 1090 mm
Altezze
Sella: 775 mm - Minima da terra: 190 mm
Interasse: 1250 mm
Massa a vuoto: 94 kg
Serbatoio: 9 l
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico 4 tempi leggermente inclinato in avanti
Raffreddamento: ad aria
Cilindrata
123,08 cm³ (Alesaggio 56 x Corsa 50 mm)
Distribuzione: aste e bilancieri
Alimentazione: un carburatore Dell'Orto UBF 20 BS
Potenza: 10,8 CV a 9600 giri/min
Coppia:
Rapporto di compressione: 9,8:1
Frizione: multidisco a bagno d'olio
Cambio: 5 marce in blocco con ingranaggi sempre in presa, comando a pedale con leva singola sulla destra
Accensione
a volano magnete alternatore
Trasmissione
primaria a ingranaggi elicoidali, finale a catena
Avviamento
a pedale
Ciclistica
Telaio
doppia culla chiusa in tubi
Sospensioni
Anteriore: forcella teleidraulica Marzocchi diametro 32 mm / Posteriore: forcellone oscillante con due ammortizzatori teleidraulici a molle scoperte Marzocchi regolabili
Freni
Anteriore: tamburo centrale, diametro 135 mm / Posteriore: tamburo centrale, diametro 135 mm
Pneumatici
anteriore 2.50-19", posteriore 3.00-18"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima
109,2 km/h
Fonte dei dati: Motociclismo d'Epoca 10/2004, pag. 59
Caratteristiche tecniche - Moto Morini Corsaro Special 125 (150)
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.)
1940 × 620 × 980 mm
Altezze
Sella: 750 mm - Minima da terra: 180 mm
Interasse: 1270 mm
Massa a vuoto: 92 kg
Serbatoio: 10,5 l
Meccanica
Tipo motore: monocilindrico 4 tempi leggermente inclinato in avanti
Potenza: 10,8 CV a 9600 giri/min (10,9 CV a 9400 giri/min)
Coppia:
Rapporto di compressione: 9:1
Frizione: multidisco a bagno d'olio
Cambio: 5 marce in blocco con ingranaggi sempre in presa, comando a pedale con leva singola sulla destra
Accensione
a volano magnete alternatore
Trasmissione
primaria a ingranaggi elicoidali, finale a catena
Avviamento
a pedale
Ciclistica
Telaio
doppia culla aperta in tubi
Sospensioni
Anteriore: forcella teleidraulica Marzocchi diametro 32 mm / Posteriore: forcellone oscillante con due ammortizzatori teleidraulici a molle scoperte Sebac
Freni
Anteriore: tamburo centrale monocamma, diametro 130 mm / Posteriore: tamburo centrale monocamma, diametro 130 mm
Pneumatici
anteriore 2.50-18", posteriore 2.75-18"
Fonte dei dati: Motociclismo d'Epoca 7/2006, pag. 95
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