L'Aprilia Atlantic è uno scooter di fascia medio-alta a ruota bassa prodotto dalla Casa motociclistica italiana Aprilia dalla fine del 2001 fino al 2015.
Aprilia Atlantic | |
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Costruttore | ![]() |
Tipo | Scooter |
Produzione | dal 2001 al 2015 |
Modelli simili | Yamaha XMAX Suzuki Burgman Piaggio X9 Piaggio X10 |
Manuale |
Sviluppato insieme alla Marabese Design venne introdotto alla fine del 2001 sul mercato nella versione 500 l’Atlantic è stato il maxi scooter di casa Aprilia nonché il modello di punta per comfort e prestazioni concorrenti diretto dei modelli giapponesi come il Suzuki Burgman; venne sviluppato interamente da Aprilia, mentre il motore 500 monocilindrico deriva dal propulsore Master che equipaggia il Piaggio X9.[1]
Possiede un telaio doppia culla in tubi d’acciaio, col motore in funzione di forcellone oscillante, il gruppo motore-trasmissione, è vincolato al telaio da doppia biella due silent-block radiali. La forcella anteriore ha steli da 40 millimetri, e ammortizzatore di sterzo regolabile. La ruota anteriore ha un diametro da 15” mentre quella posteriore è da 14”. Il motore 500 è un derivato Piaggio ma possiede una centralina differente per l’iniezione. Si tratta di un monocilindrico a quattro tempi con distribuzione a quattro valvole comandate da un albero a camme in testa; il raffreddamento è a liquido, alesaggio e corsa 92 x 69 mm, cilindrata 458,7 cm³, rapporto di compressione 10,5:1; lubrificazione a carter umido con pompa trocoidale. Eroga 39 CV (29 kW) a 7250 giri e una coppia massima di 40 Nm a 5500 giri in grado di far raggiungere all’Atlantic 500 una velocità massima di 150 km/h. L’alimentazione è ad iniezione elettronica con iniettore Marelli, il serbatoio ha una capacità di 16 litri (4 di riserva). Scarico in acciaio inox con marmitta catalitica; omologazione Euro 2. Il cambio è a automatico a variazione continua di velocità, la frizione automatica centrifuga.
L’impianto frenante è composto da due dischi anteriori dal diametro di 260 mm e posteriori monodisco da 220 mm.
Le dimensioni sono pari a interasse di 1.575 mm; lunghezza 2.250 mm; larghezza 770 mm; altezza della sella dal suolo pari a 780 mm. Peso in ordine di marcia (senza benzina) di 218 kg.[2]
La produzione dell’Atlantic 500 termina nel fine 2004 sostituito dall’Atlantic Sprint 500 basato sullo stesso telaio dei modelli 125/250.
Nel settembre del 2002 la gamma si arricchisce dei modelli equipaggiati con i motori Piaggio Leader 125 e 200 costruiti a Pontedera[3]; i motori sono entrambi monocilindrici a quattro valvole, raffreddamento a liquido ed erogano rispettivamente 15 cavalli (il 125) e 21 cavalli (il 200). Posizionate più in basso sia in termini di prezzi che di dimensioni, esteticamente queste versioni possiedono delle differenze rispetto al 500 a partire dal design dei proiettori anteriori e posteriori benché viene mantenuto lo stile generale.[4] L’impianto frenante è a monodisco anteriore e monodisco posteriore con forcella da 35 mm e le ruote sono entrambe da 13”.[5]
Le dimensioni dei 125 e 200 sono pari a una lunghezza di 2100 mm, larghezza di 900 mm (al manubrio), altezza massima 1370 (in assetto), Interasse 1480 mm, altezza sella pilota di 770 mm e capacità serbatoio 10,5 litri (riserva inclusa).
La produzione del 200 termina nel 2004
Introdotto nel 2004 l’Atlantic 250 va a sostituire il vecchio 200 da cui ne eredita tutta la meccanica e il design esterno; il motore è il 244 cm³ Piaggio monocilindrico a quattro tempi monoalbero a camme in testa due valvole, alesaggio per corsa 72x60, che eroga una potenza massima di 23 CV a 8000 giri/min e una coppia massima di 20 Nm a 6500 giri/min. Il motore è omologato Euro 2.[6]
Nel maggio 2010 viene presentata la nuova gamma “base” che si presenta nelle versioni 125 e l’inedita 300, quest’ultima manda in pensione il vecchio motore 250. Il motore 300 (278 cm³) Piaggio Quasar monocilindrico raffreddato a liquido che eroga 22,4 CV e una coppia massima di 23,8 Nm ad un regime di soli 5.750 giri. Vengono aggiornati anche alcuni dettagli estetici come la strumentazione, nuova sella e il trattamento delle plastiche inedite.[7] Entrambi i motori sono omologati Euro 3.[8]
La produzione del 125 termina nel 2011 mentre il 300 resterà in produzione fino al 2015.
Erede del precedente modello 500, la nuova versione Sprint viene presentata nel febbraio 2005 e si basa sullo stesso telaio dei modelli 125/250 con steli da 35 mm e impianto frenante a due dischi (e non tre) da 260 mm per l’anteriore, con pinza flottante a tre pistoncini paralleli, 220 mm per il posteriore. Di conseguenza si posiziona più in basso rispetto al primo modello sia in termini di listino che di dimensioni.[9]
Il motore Piaggio eroga una potenza massima di 27,5 kW (37 CV) a 6750 giri/min e una coppia massima di 42 Nm a 5.500 giri/min.
Le dimensioni sono: lunghezza massima 2.200 mm, larghezza 815 mm, altezza 1.370 mm, interasse 1.550 mm, altezza sella 780 mm, peso ridotto a 199 kg, capacità del serbatoio 15 litri (riserva 2 litri).[10]
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