L'Aprilia RS-GP è un prototipo di motocicletta da competizione realizzata dalla casa motociclistica italiana Aprilia dal 2015, per gareggiare nella classe MotoGP del motomondiale.
Aprilia RS-GP | |
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Costruttore | ![]() |
Tipo | Prototipo da competizione |
Produzione | dal 2015 |
Sostituisce la | Aprilia RS Cube |
Modelli simili | Suzuki GSX-RR Ducati Desmosedici Honda RC213V Yamaha YZR-M1 KTM RC16 |
Manuale |
La RS-GP segna il ritorno ufficiale di Aprilia Racing alle gare nella classe regina del motomondiale, dopo l'esperienza della RS Cube terminata nel 2004.
Dopo che la precedente esperienza ufficiale di Aprilia in MotoGP risaliva all'ambiziosa ma deludente RS Cube (2002-2004),[1] all'inizio degli anni Duemiladieci la casa di Noale si era riaffacciata ufficiosamente nel motomondiale grazie al regolamento CRT/Open, che permetteva di portare in pista dei semiprototipi parzialmente derivati dalla produzione di serie: l'azienda veneta aveva inizialmente seguito questa strada, approntando il semiprototipo ART affidato a vari team clienti fra il 2012[2] e il 2015, senza tuttavia ottenere risultati degni di nota.
Con l'esperienza CRT/Open che sta andando ad esaurirsi, proprio nel 2015 avviene il ritorno di Aprilia in top class come costruttore grazie al prototipo RS-GP:[3] la casa di Noale, vogliosa di rimettersi alla prova nel motomondiale dopo i successi maturati in Superbike nella prima metà del decennio,[1] stringe un accordo di collaborazione con Gresini Racing,[3] con la squadra che per le successive sei stagioni prenderà la denominazione di Aprilia Racing Team Gresini. In primi anni della RS-GP si rivelano difficili, con il pilota Álvaro Bautista quale unico punto fermo:[4] la moto è all'inizio del suo sviluppo, monta un propulsore non all'altezza della categoria e sconta l'incertezza che regna all'epoca nel reparto tecnico della casa, stante l'abbandono del progettista Luigi Dall'Igna in direzione Ducati.[1] In un simile contesto, solo Bautista e Stefan Bradl, quest'ultimo arrivato in squadra nel 2016,[4] riescono a portare faticosamente la RS-GP quantomeno in zona punti.[1]
Nel 2017 approda a Noale Aleix Espargaró, a posteriori colui che contribuirà maggiormente alla causa della moto veneta,[1] pur se nell'immediato questa non mostra miglioramenti significativi, con la sporadica entrata in top ten quale risultato massimo. Non aiuta la situazione a cui è costretto in questa fase Romano Albesiano, erede di Dall'Igna, il quale è costretto a dividersi nel doppio ruolo di direttore tecnico a Noale e direttore sportivo al seguito della squadra,[1] sacrificando inevitabilmente il tempo da dedicare allo sviluppo del mezzo.[4][5]
Punto di svolta del progetto è il 2019, quando arriva in Aprilia Massimo Rivola, reduce da una ventennale esperienza in Formula 1. Il nuovo amministratore delegato del reparto corse, che va anche a ricoprire il ruolo di team manager della squadra, ristruttura il metodo di lavoro della factory veneta[5][6] e, cosa più rilevante, permette ad Albesiano di concentrarsi unicamente sullo sviluppo della moto;[4][5][6] nondimeno importante è, nell'operato di Rivola, un maggiore investimento nel progetto da parte della capogruppo Piaggio[4] oltreché il coinvolgimento di alcuni elementi ex Ferrari,[7] su tutti il motorista Luca Marmorini.[7][8]
Sotto questo nuovo assetto, la RS-GP inizia a cambiare pelle e pian piano si avvicina ai vertici della MotoGP. Gli sviluppi maggiori riguardano il propulsore, col passaggio da un'architettura a "V" stretto a una di 90° oltreché rivisto quanto a peso e semplicità d'opera, ora più equilibrato e meglio sfruttabile dai piloti.[4] Sul piano sportivo, già da fine 2020 la moto italiana comincia a viaggiare stabilmente a ridosso dei primi posti,[1] e al Gran Premio di Gran Bretagna 2021 Espargaró coglie il primo podio per la RS-GP col terzo posto finale, il primo per la casa veneta nell'era MotoGP.[9] Il trend positivo prosegue nella stagione 2022, che vede una RS-GP ulteriormente «miniaturizzata»[10] mentre, sul piano organizzativo, c'è la separazione da Gresini e il ritorno di Aprilia a tutti gli effetti quale factory team:[11] in occasione del Gran Premio d'Argentina, ancora Espargaró dapprima riporta una moto di Noale in pole position nella classe regina a oltre ventuno anni dall'ultimo precedente,[12] e poi trionfa in gara dando il primo successo della carriera alla RS-GP oltreché a se stesso.[13]
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Altri progetti
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